È stato ieri sera.
Cercavo di addormentare mia figlia Giorgia, 4 anni.Ma era nervosa, aveva tante cose da raccontarmi.
Distesa rimaneva per poco tempo. Regolarmente, ogni 5minuti, quando pensavo che si fosse ormai rilassata, si rialzava e mi comunicava i suoi pensieri.
Ve ne riferisco uno.
- Papà, io sono monella?
- Che dici amore mio? E poi di bimbi monelli non ne esistono.
- Papà, questo non è vero. Infatti Valeria è monella. Quindi io posso essere monella!
Consideriamo B l’insieme delle bambine.
Consideriamo un sottoinsieme proprio di B e lo chiamiamo M. Dunque M ⊆ B. Consideriamo l’elemento giorgina g ∈ B.
- Giorgia: E’ vero che g ∈ M ?
- Papà: No. Stabilisco le seguenti proposizioni: A = “ M = Ø “ e B = ” g ∉ M ”. Concludo A ⇒ B
- Giorgia: consideriamo l’elemento Valeria, denotata dalla lettera v. v ∈ M ⊆ B. Quindi poiché esiste almeno un elemento di M, la proposizione A è falsa e quindi anche A ⇒ B è falsa. Dunque non è impossibile che g∈ M.
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